“Ago, Filo e Nodo”, l’opera simbolo della laboriosità dei milanesi
Nel visitare Milano, di certo, non mancano luoghi, costruzioni, fontane, statue e via dicendo che meritano di essere fotografate per immortalare la loro importanza e la loro magnificenza. Tra le tante le bellezze che Milano offre generosamente, “Ago, filo e nodo” occupa un posto importante.
Ago, Filo e Nodo
Storia e Descrizione
Creata da Claes Oldenburg in collaborazione con sua moglie Coosje van Bruggen, “Ago, filo e nodo” è una incredibile opera simbolica, dedicata alla laboriosità dei milanesi.
Chi si trova a passare da Piazzale Cadorna, ovvero presso un noto punto cruciale di tutto il trasporto milanese tanto per la presenza della stazione ferroviaria “Cadorna” quanto della omonima fermata metro, si potrà imbattere in una originale scultura. “Ago, filo e nodo” è un’opera che si presenta agli sguardi dei milanesi e dei visitatori, come una sorta di inno alla Milano da scoprire.
Inaugurata nel 2000, nella sua realizzazione gigantesca, riesce a colmare gran parte dello spazio del piazzale Cadorna. Non a caso, visibile in modo perfetto da chiunque si trovi a passare in tram in auto oppure a piedi, svetta nel panorama urbano meneghino. A prima vista “Ago, filo e nodo” sembra presentarsi come un’opera realizzata in due parti, ovvero una prima parte composta da un filo che è infilato nell’ago, mentre la seconda parte è rappresentata dal nodo finale. Pur tuttavia, in realtà questa opera è particolarmente ricca di simbolismo.
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Verso la conclusione degli anni novanta, furono realizzati dei lavori sia riguardanti la Stazione di Milano Cadorna e sia della antistante piazza, uno tra i nodi più trafficati della città. Per la realizzazione dell’intero progetto di riammodernamento di questa importante area milanese, venne incaricato il noto architetto Gae Aulenti.
In questo quadro di ampia sistemazione, “Ago, filo e nodo”, inaugurata nel 2000, prese vita grazie all’inventiva geniale di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, celebre coppia di artisti svedesi. Oggi, con i suoi quasi 86 metri di lunghezza e 18 di altezza, è un’opera innovativa che merita di essere ammirata per tutta la sua bellezza e per tutto quello che viene a simboleggiare.
Difatti, oltre che essere un prestigioso omaggio alla nota laboriosità milanese e, in modo particolare, a quello che è il mondo della moda, è ricca di simboli, a partire da quella che appare essere una divisione dell’opera in due parti disgiunte. Infatti, nulla è più lontano dalla realtà!
Non a caso, non sono affatto distaccate le due parti, anzi, formano un immaginario continuum proseguente nel sottosuolo, ossia al di sotto del passaggio di auto, tram e pedoni. In pratica, è un forte richiamo alla metropolitana di Milano, a sua volta emblema di una città che va sempre di fretta.
Anche i tre colori, non fanno altro che richiamare i trasporti meneghini, dato che si vanno ad associare a quelle che erano le tre precedenti fermate della metro, cioè la linea rossa, la linea verde e la linea gialla. La scelta di ago e filo, poi, è un più che chiaro riferimento ad uno dei settori che porta a far distinguere la città di Milano a livello mondiale, ossia il settore della moda.
Come Arrivare
“Ago, filo e nodo” si trova nel Piazzale Luigi Cadorna, a pochi passi dalla Stazione Cadorna e dal Castello Sforzesco. La fermata della metropolitana più vicina è quindi “Cadorna”, lungo le linee metro rossa M1 e verde M2.
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