Il Quartiere Navigli di Milano: simbolo della movida milanese, ma non solo
Se siete a Milano e siete alla ricerca di un locale alla moda dove poter bere un buon drink, o fare un aperitivo, dovete recarvi per forza sui Navigli. Questo quartiere è il simbolo della movida milanese, e quindi della vita notturna del capoluogo lombardo. I cittadini milanesi, infatti, amano passeggiare lungo i Navigli, e la Darsena, a partire dall’ora dell’aperitivo sino a tarda notte.
La zona dei Navigli dista solo 15 minuti a piedi dal Duomo di Milano e ci si può arrivare in metropolitana scendendo alla fermata “Porta Genova” lungo la linea verde M2. L’area dei locali si sviluppa a partire dalla Darsena lungo l’Alzaia e la Ripa del Naviglio Grande fino all’incrocio con via Valenza. Dal lato del Naviglio Pavese arriva invece fino all’incrocio con via Carlo Darwin.
Esistono tre navigli, ognuno con un nome ed una storia differente: il Naviglio Grande, il Naviglio Pavese e il Naviglio Martesana. Ad avere il primato di essere il più antico tra i tre è il Naviglio Grande, di cui si ebbe la prima testimonianza scritta nel 1209, anche se i lavori è molto probabile che risalgano a molti anni prima ovvero al 1177.
Si tratta dell’anno in cui la città di Milano fu ricostruita in seguito all’arrivo di Barbarossa, ed è molto probabile che il Naviglio grande risalga a quel periodo. Lo scopo del Naviglio Grande doveva essere quello di irrigare i campi e, in un secondo momento esso fu adibito anche allo svolgimento di una funzione difensiva.
A partire dal 1257 iniziarono i lavori finalizzati a renderlo un canale navigabile per garantire un collegamento rapido con il fiume Po e i laghi lombardi, per volere del podestà Beno De Gozzadini il quale decise di tassare i beni posseduti dal clero al fine di acquisire i fondi necessari al raggiungimento dello scopo.
La leggenda narra che questa decisione gli costò la vita stessa, in quanto rimase vittima di annegamento nel suo stesso Naviglio. I lavori volti a rendere navigabile il canale furono completati nel 1272, ad opera di Napo Torriani: da quel momento in poi, sino almeno al 1985, sul canale passarono barchette con le persone a bordo, ma anche le barche che trasportavano le merci.
Questa situazione si fermò in quanto poi, naturalmente, si diffuse il trasporto di persone e merci su ruote. Furono invece i Visconti a volere il secondo Naviglio che noi tutti conosciamo, ovvero il Naviglio Pavese. Essi lo costruirono con lo scopo di collegare Milano alle loro terre, seguendo la direzione che portava a Pavia. I lavori di costruzione furono continuati, ed ultimati, da Giuseppe Meda che costruì anche la Darsena.
Il Naviglio Martesana, detto anche “piccolo”, fu voluto fortemente da Francesco Sforza nel 1460. Da non perdere lungo i navigli il Vicolo dei Lavandai, la Casa Museo Alda Merini, la Chiesa di San Cristoforo sul Naviglio, la Conca del Naviglio e il Ponte di Pietra situato all’altezza di via Corsico.
Fino a non molti anni fa i Navigli furono una zona periferica e abbandonata, ma con la rivalorizzazione attuata a livello urbano è diventato un “must” per i milanesi e per tutti coloro che visitano Milano. Di giorno è una meta adatta alle famiglie che vogliono ripercorrere i negozietti degli artigiani o fare un giro in battello, mentre la sera è un punto di ritrovo decisamente animato per tutti quelli che vogliono rilassarsi e divertirsi con amici e colleghi.
Se siete quindi alla ricerca di un luogo dove bere un aperitivo in questo quartiere, leggete il nostro articolo sui migliori aperitivi in zona Navigli.
È praticamente d’obbligo anche passare dal Mercato Comunale coperto, in piazza XXIV Maggio. Qui è possibile trovare un po’ di tutto: dalle spezie ai fiori e a frutti esotici, ma soprattutto tanti angolini dove fermarsi per uno spuntino o un happy hour. Nel caso vogliate passare ricordate che questo mercato è aperto dal lunedì al giovedì tra le 08:00 e le 20:00 e il venerdì e il sabato tra le 08:00 a le 22:00.
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