La Torre Velasca di Milano: spettacolare esempio del Razionalismo Italiano

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A Milano, a partire dal secolo XVII, vi è una piazza intitolata a Juan Fernández de Velasco, governatore spagnolo, che è divenuta un punto di interesse turistico, un esempio del razionalismo italiano. Infatti, è proprio in questo luogo di Milano che si erge la Torre Velasca.

 

Torre Velasca

 

 

Storia e Descrizione

 

Se per qualcuno la Torre Velasca è un semplice grattacielo alto 26 piani, per la maggioranza dei milanesi e dei tanti turisti che si recano ad ammirare quest’opera, rappresenta la Milano proiettata verso la crescita e lo sviluppo economico, oltre che essere un simbolo splendente del razionalismo italiano.

 

A tal proposito, è doveroso rammentare che a partire dal 2011, la Torre Velasca, proprio per il suo alto interesse sia storico e sia artistico, risulta essere un bene che è sottoposto, da parte della soprintendenza ai beni culturali, a vincolo. Un riconoscimento che pone l’edificio come un elemento di grande valore e interesse turistico nel vasto panorama offerto da Milano.

 

L’avventura inizia nella seconda metà del Novecento, quando ricevette lo studio BBPR l’incarico che prevedeva la progettazione di un complesso polifunzionale e che avesse, inoltre, una cubatura eccezionale. Quindi, si può dire che la Torre Velasca riporta come data di nascita proprio il 1950.

 

La sua costruzione doveva sorgere lungo le numerose aree che erano state duramente devastate dai vari bombardamenti compiuti dagli Alleati durante la seconda guerra mondiale. Oggi, a non molta distanza dal Duomo di Milano, si erge questo grattacielo, una torre che svetta sullo skyline milanese.

 

I BBPR delineano, fin dai primi passi del progetto, una torre la cui parte superiore risulta essere più larga rispetto a quella inferiore. Infatti, dal diciannovesimo al venticinquesimo piano, le abitazioni richiedevano di una maggiore profondità rispetto ai piani che vanno dal secondo al decimo, zona di uffici, e dall’undicesimo al diciassettesimo, area riservata a studi professionali e annesse abitazioni.

 
Torre Velasca
Foto di Fred Romero
 

Nella parte alta, quindi, si realizzarono ben settantadue abitazioni, ognuna delle quali risulta essere dotata o di terrazzo o di veranda. Inoltre, rara applicazione per il nostro Paese, vennero tutte dotate di arredi fissi, ovvero cucina ed elettrodomestici e armadi, in modo tale che l’inquilino non debba far altro che provvedere ad acquistare i mobili propriamente detti.

 

La soluzione architettonica che caratterizza la Torre Velasca suscitò grande scalpore e venne definita nel 1959 come un incredibile esempio di Neo Art Noveau. Indubbiamente, le membrature neogotiche, presenti nelle guglie terminali, il tetto a falde ricoprente il piano attico e altri richiami, portano a vederla come una torre medievale di grande bellezza e forte impatto. Da un punto di vista architettonico, la Torre Velasca è certamente un’opera che consente di prendere visione della modernità in maniera meno dogmatica.

 

Definita anche come tripudio di energie autoctone, andando a concludere, la Torre Velasca è da considerare, in maniera molto serena, come un omaggio a Milano, un esempio del vasto patrimonio del pensiero meneghino, un inno alla vitale energia di questa incredibile città.

 

Se siete appassionati di grattacieli e volete scoprire le bellezze dello skyline milanese, leggete anche il nostro speciale: Grattacieli di Milano: i 5 più belli e spettacolari.

 

Come Arrivare

 

La Torre Velasca si trova in Piazza Velasca 3/5, nel centro storico della città. La stazione metro più vicina è “Missori”, sulla linea gialla M3.

 

Mappa

 

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